Progetto Martina, Melvin Jones del Ta3 a una veronese
Il Governatore del Distretto 108Ta3 Mario Marsullo, ha consegnato la Melvin Jones Fellow a Emanuela Candia di Verona per la sua intensa collaborazione al Progetto Martina.
La proposta nasce dall’Coordinatore nazionale del Progetto, Cosimo di Maggio, che ha illustrato con quanto impegno Emanuela abbia svolto il lavoro che volontariamente ha scelto di fare accanto al marito, Carlo Ferrari, che è officer del Martina per il Distretto Ta1.
” Ogni MJ ha una sua storia – ha raccontato Di Maggio – Questa storia ha inizio il 2 febbraio 2015 a Verona, dove ero stato invitato dal LC Verona Host per parlare, ovviamente, del Progetto Martina. Dopo la mia relazione, Franco De Toffol, governatore del Ta1; mi ha parlato molto bene di Carlo Ferrari, il coordinatore distrettuale dedicato al Progetto Martina e al termine del suo elogio io ho aggiunto: ‘Sono d’accordo ma anche la moglie lo aiuta molto’ .Tornando a casa ho continuato a pensare a questa chiacchierata.
“Chi di voi attua o ha attuato il Progetto Martina sa quanto lavoro c’è dietro le quinte – ha proseguito il prof. Di Maggio – Raccogliere e controllare i questionari, – inserire i dati, copiare i commenti degli studenti, trascrivere le risposte dei medici, inviare il tutto al coordinatore nazionale, inserire nell’archivio del distretto i dati elaborati, aggiornare i riepiloghi annuali, … Insomma c’è molto da lavorare. Carlo è bravo, ma lui, come tutti quelli che portano agli studenti utili informazioni per mantenersi sani, riceve subito la sua gratificazione dal coinvolgimento dei giovani che lo ascoltano … E poi, in fin dei conti, lui, come me, come tanti .. noi facciamo il nostro dovere ma, nel caso particolare, è la moglie, Emanuela Candia, che dopo ogni incontro svolge con molta diligenza tutto il lavoro che rende unico il Progetto Martina. Ed Emanuela non è un socio lions. Emanuela offre il suo aiuto spontaneamente, senza nessuna gratificazione. E non è una donna che non ha nulla da fare dovendo accudire non solo il marito ma anche 5 figlie.
“Da questi pensieri è nata l’idea che Emanuela si fosse meritata un riconoscimento. Ne ho parlato con il mio club, il Padova Jappelli del Distretto Ta3, che ha subito condiviso ed inviato richiesta in America. Poi ne ho parlato con il Pdg Chiara Brigo che a sua volta ne ha parlato con il Dg Mario Marsullo e ambedue hanno espresso il desiderio che fosse il Distretto a conferire la Melvin Jones. Il mio club ha accettato di buon grado: la Melvin conferita dai governatori ha maggiore prestigio.
“Questa è una storia molto bella e dalle tante valenze – ha concluso di Maggio – E’ un riconoscimento conferito a chi ama il Progetto Martina. Premia una donna-mamma, non Lions, di altro distretto … E’ una Melvin che sicuramente sarà di esempio e di stimolo”
A chiusura del suo intervento, il coordinatore nazionale del Progetto Martina ha letto la seguente lettera: “Sono già conoscitrice di mio della mentalità giovanile (con 5 figlie ……..), ma dopo aver trascritto tutti questi commenti dei ragazzi delle varie scuole a cui Carlo ha presentato il Progetto … mi sento giovane anch’io. Emanuela. “