Presenti le più alte autorità lionistiche, i presidenti di vari club che hanno aderito al service e l’amministrazione comunale di Vigonza sono stati assegnati i seguenti premi:
Primo premio (2500,00 Euro): dott.ssa Chiara Brandas (Università di Milano-Bicocca) con la tesi: “Genome editing strategy to treat Severe Combined Immunodeficiency due to Recombination Activating Gene 1 (RAG1) defects”
Secondo premio (2000,00 Euro): dott.ssa. Eleonora Pavan (Università di Udine) con la tesi: “In vitro modelling and characterization of cells involved in Gaucher Disease-related bone defects”
Terzi premi a pari merito (1500,00 Euro):
dott.ssa Dounia Fadel (Università di Brescia) con la tesi: “Sviluppo di un modello umano di sindrome di Noonan: generazione di cellule staminali pluripotenti indotte e differenziamento neuronale per l’analisi dei deficit cognitivi associati alla patologia”
dott.ssa Mariarita Virgulti (Università Sapienza di Roma) con la tesi: “Studio dell’espressione dei geni CFTR e FOXI1 in Fibrosi Cistica e terapia di precisione mediante un modello preclinico paziente specifico”
Nel non breve periodo di 14 anni, il service “malattie rare” è cresciuto e si è radicato non solo nell’ambito del Distretto, ma anche nel mondo universitario e scientifico nazionale, tant’è che la 14 edizione del service ci offre significative novità, che si possono così riassumere:
Il progetto ha raggiunto la condivisione e l’adesione di 31 Lions Club del Distretto (60%, una decina in più dell’anno scorso) e per la prima volta dei Lions Club del Distretto LEO;
Le borse di studio messe a concorso sono passate da una a quattro e precisamente: 2500,00 Euro al primo vincitore, 2000,00 al secondo e 1500,00 a ciascuno dei terzi arrivati a pari merito;
Le tesi pervenute da tutta Italia sono state 31, sei in più alla media annuale;
Da una recente ricerca è emerso che l’80% dei premiati delle precedenti edizioni hanno continuato nel periodo post-laurea ad occuparsi di malattie rare presso centri universitari o centri di ricerca di alta specializzazione; un bel risultato considerando la criticità e la precarietà della ricerca in Italia, in linea con gli obiettivi del progetto, tra cui un supporto alla ricerca e la premiazione dei neolaureati che già nel corso degli studi universitari si erano dedicati alla ricerca sulle malattie rare;
Il progetto è stato selezionato, tra i pochi, per essere inviato ed illustrato al prossimo Forum Europeo dei Lions (ottobre 2024 – Bordeaux).
Il L.C. Venezia-Host aderisce convintamente a questo importante progetto. Come medico so benissimo che il termine “malattie rare” è confondente in quanto molte più famiglie di quello che si pensa sono drammaticamente colpite da questi problemi di difficile cura