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18 maggio 2019 – Chiesa di San Trovaso in Venezia – Funerale del PDG Gaetano Scarpa
Maggio 18, 2019 @ 11:00 - 12:00
Gaetano Scarpa, il lionismo di servizio come moto dell’anima
Un imprenditore di successo con lo sguardo rivolto a chi, dalla vita, ha avuto meno doni di lui. Una persona positiva, sempre pronta a spendersi per gli altri. Marito, padre, nonno esemplare fortemente ancorato ai valori della famiglia e della solidarietà.
Sono questi i tratti caratteristici di Gaetano Scarpa, governatore del Distretto 108 Ta3 nell’anno 1997-98, che ci ha lasciato il 15 maggio scorso. Li ha tracciati sabato 18 il parroco di San Trovaso, celebrando le esequie nella chiesa del Sestiere Dorsoduro affollata da amici e conoscenti desiderosi di rendere l’estremo saluto all’amico brillante, sportivo e generoso che avevano conosciuto. Stretti accanto alla moglie Titti, alle figlie e ai famigliari, nel dolore, anche i soci del Lions Club Venezia Host, al quale Gaetano era da sempre iscritto.
Scarpa era un lions nell’anima, che ha sempre curato l’impostazione umanitaria e sociale dell’Associazione più che le sue strutture gerarchiche, interpretando con largo anticipo le sollecitazioni degli anni Duemila. “Ho avuto tanto dalla vita – soleva dire al suo confessore – E’ giusto che ora io aiuti gli altri”. Dell’uomo probo e del benefattore ha parlato il Parroco; del padre e del nonno adorato ha detto, con toccanti ricordi, una delle figlie a nome anche delle nipoti. “Nonno” per tutti. Perché Gaetano era davvero così. Una persona positiva anche di fronte alle sfide più difficili, come la malattia.
“Sincero, simpatico, spontaneo, affettuoso, persona buona e disponibile, ironico”, come ricordano i Past Governatori del Distretto Ta3 coi quali ha lavorato fianco a fianco fino a qualche mese fa. “Un buon amico, un lion sempre positivo, generoso, disponibile per tutti” ha scritto, dall’estero, il Direttore Internazionale Sandro Castellana, in un messaggio di cordoglio. “Non potrò essere al funerale, ma vi prego di portare le condoglianze di Anna e mie ai parenti”. [da Dario Nicoli]
