PADOVA ELENA CORNARO PISCOPIA: Dall’omicidio all’amore puro

PADOVA ELENA CORNARO PISCOPIA: Dall’omicidio all’amore puro

25 Novembre 2016 0 Di Padoan Paolo

Interclub a Limena con Vera Slepoj
Martedi sera 22 novembre a Limena (Padova) si è svolto l’interclub tra i Lions Elena Cornaro Piscopia, Jappelli e l’Innerwheel Sibilla De Cetto nell’ambito del service distret -tuale della Fondazione “Le donne ci danno la vita, proteggiamole”, con la presenza di Sandro Castellana, autorità lionistiche e folto pubblico.
La psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj ha presentato l’ultima produzione letteraria con particolar riguardo al femminicidio. Partendo dalla premessa che l’Amore è esperienza di tutti ed è connessa in primis alla riproduzione delle specie, a seconda dell’humus culturale esso viene rappresentato diversamente da vari popoli e plasmato dallo spirito del tempo. Dopo una riflessione sulla sua genesi, funzione, evoluzione, dato il fatto che è esperienza individuale, soggettiva, coinvolge anche l’aspetto sociale e dà maggiore consapevolezza sul se nel confronto con l’altro. L’Amore “malato”, che riguarda la violenza sulle donne o di “genere”, deve liberarsi dai pregiudizi culturali e da tradizioni che legalizzavano p.e. fino a 50 anni fa, il delitto d’onore. Già in Platone, l’Amore è liberato da passionalità, violenza, sacrificalità e organizzato in modo che il sentimento sia libero dall’obbligo della seduzione carnale. Per contro una visione romantica ha portato in varie epoche allo sviluppo di eroi ed eroine come Anna Karenina, la Butterfly etc. Se l’Amore sano è un arricchimento e un dono personale, dal nucleo simbiotico materno si dovrebbe sviluppare da adulti una buona affettività, per contro l’Amore violento denota comportamenti patologici di controllo e re -strizione sulla vittima di tale sentimento e la coppia “malata” tende ad isolarsi socialmente. L’Amore serve ad uscire dal proprio egotismo, allargare la conoscenza di se. Le dina -miche familiare sono dense di legami complessi. Alcuni legami in caso di scioglimento o perdita portano a potenziali o possibili comportamenti patologici, acuiti dalla sofferenza del distacco o dall’incapacità di gestire successive storie, obnubilati da pensieri violenti o ossessivi. La perdita di un amore può quindi portare allo stalking, al femminicidio, causati dall’eccesso di aspettative poi deluse, poiché una parte del mondo maschile in occidente è giunta impreparata all’emancipazione femminile. La vittima della violenza, per contro, può dimostrare la Sindrome di Stoccolma (dipendenza dal carnefice, rinuncia al se). E ancora può svilupparsi la violenza assistita sui figli,o peggio si può arrivare alla loro soppressione, causata da vendetta contro il partner o senso di fallimento della relazione da cancellare con l’omicidio dei propri bambini.
Dunque il vero Amore è lasciar libero l’altro, allargare la propria esperienza sociale, affrontando la paura di non esser amati o accettati, nella sfida della vita.
Daniela Bobisut