DAI LIONS BORSE DI STUDIO A GIOVANI RICECATORI ITALIANI

DAI LIONS BORSE DI STUDIO A GIOVANI RICECATORI ITALIANI

13 Novembre 2021 0 Di Lionsadmin

Distretto Lions 108Ta3

LC Vigonza 7 Campanili,  con i LC Camposampiero, Cittadella, Mestrino, Piazzola Sul Brenta e i padovani  Carraresi, Certosa, Host, Gattamelata, Graticolato Romano, Ruzzante, San Pelagio, Tito Livio.

 

DAI LIONS BORSE DI STUDIO A GIOVANI RICERCATORI ITALIANI

Premiate le migliori tesi di laurea  dedicate a Malattie Rare

La pandemia non lo aveva permesso, ma finalmente domenica 31 ottobre 2021 si è tenuta in presenza, al Teatro Quirino De Giorgio di Vigonza (Padova), la cerimonia di premiazione della X e XI edizione del Concorso nazionale Lions Malattie Rare, la cui finalità è mettere in luce il valore scientifico, professionale e umano di tanti giovani ed eccellenti ricercatori. Numeroso il pubblico, tra cui sei past governatori e due governatori incoming.

In apertura il saluto del sindaco di Vigonza Innocente Marangon e di Silvia Bettella, presidente del LC Vigonza 7 Campanili, che ha ringraziato il socio Bruno Baggio, nefrologo e insigne studioso, promotore e coordinatore del Premio, e tutti i Club che sostengono l’iniziativa.

“Quella sulle malattie rare è una ricerca difficile -sottolinea Bruno Baggio– perché riguarda poche persone: è complicato comparare i dati, lento il percorso verso la cura, difficile il reperimento di fondi. Per questo c’è tanta soddisfazione nel premiare l’impegno e la determinazione di questi nostri straordinari giovani. Ogni anno, da 11 anni, riceviamo da tutta Italia oltre 25 tesi. Non è facile per il Comitato scientifico scegliere tra tanti lavori di qualità, che fanno onore ai nostri ricercatori”. Bruno Baggio ripercorre la ormai decennale storia del service e ringrazia i past governatori per il sostegno e l’incoraggiamento. Ricorda che più di qualche neodottore premiato ha scelto la Specializzazione in Pediatria per dedicarsi poi allo studio ed alla cura delle malattie rare. Gratificante notizia, visto che uno degli obiettivi dell’iniziativa è proprio stimolare i neolaureati a occuparsi di questo settore. “C’è bisogno di molta ricerca e di molti medici specializzati, soprattutto pediatri” ribadisce il prof. Alberto Burlina (Direttore U.O. Malattie Metaboliche ereditarie dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

Le canzoni di Fabrizio De André, interpretate dal duo acustico NonSoloBlues (Enrico Baggio e Claudio Fuga) sottolineano i diversi momenti della cerimonia.

 

Sul palco salgono i tre vincitori del decennale.

Raccontano lo studio, le difficoltà,i risultati ottenuti, ma anche le motivazioni e le emozioni di un lavoro molto complesso.

“Le malattie si definiscono rare – dice il primo classificato Francesca Manzoni, specializzata presso l’Università di Milano in Neuropsichiatria infantile – quando interessano una persona su duemila. Quella di cui mi occupo, la epidermolisi bollosa, è rarissima, colpisce una persona su un milione. Per queste malattie ultrarare c’è poca attenzione. Famiglie e personale medico spesso provano un senso di abbandono, di incertezza. E’ importante per i medici fare rete a livello internazionale e per le famiglie unirsi in associazione”. Vincenza Gragnaniello, tesi di specializzazione in Pediatria nell’Università Federico II di Napoli, è la seconda classificata. Studia la distroglicanopatia, rara modificazione di un gene che provoca distrofia muscolare congenita con conseguenti alterazioni come cataratta, epilessia, disabilità intellettiva. Davide Cucchiaro, terzo classificato, tesi di specializzazione in Pediatria presso l’Università degli Studi di Udine, si occupa di screening neonatale metabolico esteso. “Un prelievo di sangue -spiega-  fatto nei primi tre giorni di vita, una pratica non invasiva, permette di individuare malattie metaboliche non ancora evidenti.  Oggi in Friuli è prassi per il 99,46% dei neonati. I dati, elaborati dal Lab Malattie Metaboliche di Padova, portano a trattamenti precoci, grazie ai quali molte malattie si presentano in forma meno grave, alcune, come la polisaccarosi, non si manifestano”.

“Ringrazio questi giovani per la tenacia, l’impegno, l’esempio – dice Antonio Conz, governatore Ta3 nell’anno della pandemia, consegnando attestati e borse di studio. Dobbiamo aver cura di questi talenti. Meritano di trovare nel nostro Paese le migliori condizioni di lavoro, se vogliamo che restino qui, dove sono nati e hanno studiato”.

Ed ecco i premiati dell’XI edizione 20/21.

Primo premio a Federica Rossi, specializzata in Nefrologia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La sua tesi riguarda i danni renali provocati dalla Malattia di Fabry, un raro disturbo ereditario del metabolismo, causato da un’alterazione del cromosoma X con mutazione del gene GLA che provoca dolori e problemi a tutti gli organi. “E’ fondamentale anticipare la diagnosi -dice- per iniziare la terapia enzimatica. La nostra ricerca dei biomarcatori che segnalano la malattia renale viene condotta in questa fase sui pesci della specie zebrofish”.

Secondo premio a Simone Amistadi, laurea in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Trento con una tesi di ricerca sulla fibrosi cistica. E’ la più frequente tra le malattie rare, oggi in notevole aumento: E’ dovuta all’alterazione di un gene che produce una proteina, che può essere mutante, non funzionale o assente, provocando la formazione di muco che va a ricoprire le cellule, con tutta una serie di problematiche conseguenti. “La ricerca – spiega Simone – ci porta oggi a intervenire su questa malattia con la correzione del genoma (vedi premio Nobel per la Chimica 2020) tagliando la parte mutata del DNA e inserendo quella corretta. In laboratorio stiamo lavorando su cellule prelevate dal paziente: correggiamo il gene e verifichiamo che la proteina continui a funzionare”

Terza classificata Annalisa Schirizzi, laurea in Scienze Biosanitarie presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, ricercatrice nell’Unità di Genetica Medica – Oncologia sperimentale della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (dove è attivo uno Sportello Malattie Rare malattierare@operapadrepio.it   ndr). Annalisa si occupa della rarissima sindrome cardio spondilo carpo facciale, una patologia del tessuto connettivo che provoca ritardo nella crescita, ritardo neurologico e morte precoce. Sta studiando una molecola che potrebbe aprire la strada al trattamento di questa patologia.

Terenzio Zanini, governatore 2020/2021, consegnando il Premio dell’XI edizione, sottolinea i grandi risultati ottenuti dalla ricerca grazie alla tecnologia e all’interconnessine a livello mondiale. ”Mettere insieme energie e risorse -dice- porta sempre a grandi risultati. Questo service ha anticipato di molti anni i progetti del Terzo Settore. Mettiamo a sistema le nostre intelligenze -conclude- e invitiamo i nostri decisori a trattenerle in Italia”.

 

Rita Cardaioli Testa

#Lions Ta3Comunicare