2021 – PIANO GENERALE per la COMUNICAZIONE
PRESENTATO AL WORKSHOP DI FORMAZIONE del 10 febbraio 2021
Rita Cardaioli Testa: presentazione
Buonasera. Un saluto a tutti e grazie fin d’ora per la vostra attenzione.
Noi Lions vogliamo diventare una comunità comunicante con una modalità condivisa. L’incontro di stasera è finalizzato a questo percorso.
Questo progetto per la comunicazione, frutto di un lavoro iniziato nella primavera dello scorso anno, nella prima fase della pandemia, è uno strumento molto utile per formare in noi Lions una sensibilità collettiva per quanto riguarda la comunicazione, che deve diventare patrimonio di tutti i soci.
Sì, perché oggi siamo tutti comunicatori, tutti connessi e capaci di lanciare e rilanciare informazioni. Questa è un’opportunità, a patto che sappiamo utilizzarla nel modo giusto, cioè siamo preparati a comunicare “chi siamo e cosa facciamo” in modo efficace, corretto e omogeneo.
Proposto l’anno scorso dal VDG Terenzio Zanini, sostenuto dal DG Antonio Conz, il progetto ha coinvolto anche i distretti ta1 e ta2. Un importante Studio di Consulenza d’immagine e Marketing ha organizzato una serie di incontri online, ai quali hanno partecipato i governatori e vice dei tre distretti e noi coordinatori della comunicazione. Ci sono state poste moltissime domande su tutti gli aspetti della nostra associazione, come si fa quando si profila un’azienda. Dall’elaborazione delle risposte sono stati ricavati gli elementi identitari della nostra associazione e sono state elaborate da questi professionisti le formule, brevi e significanti, con cui presentarci nelle diverse realtà con cui entriamo in contatto.
Il racconto di questo percorso vi è stato proposto nel webinar del 28 novembre scorso “Chi pensate che noi siamo…” che ha registrato moltissime presenze. Il video, trasmesso in streaming su You Tube, (http://youtu.be/dYkRweUV6KM9) ha avuto più di 870 visualizzazioni.
Il Consiglio dei Governatori nella riunione del 5 dicembre scorso, ha dato incarico al governatore Zanini di promuovere il progetto nell’intero multidistretto ed ha ipotizzato che “possa eventualmente adire ai contributi previsti dalla sede centrale”.
Quello illustrato dal PDG Antonio Conz è quindi il risultato di un lavoro di riposizionamento del nostro modo di presentarci e la proposta di una serie di messaggi adatti ai nostri diversi interlocutori
Chiudo con una raccomandazione: quando raccontiamo le cose importanti che facciamo, mettiamoci sempre dalla parte di chi ci legge e ci ascolta. Non diamo evidenza alla nostra macchina operativa, non sentiamoci in dovere di citare tutte le cariche lionistiche. Chi assume una carica è un socio più generoso, più disponibile a mettere il suo tempo e le sue capacità al servizio dell’associazione. E noi all’interno dell’associazione sappiamo riconoscere e valorizzare questa generosità. Ma all’esterno evidenziamo il problema del quale ci siamo occupati, i risultati che abbiamo ottenuto, quello che c’è ancora da fare.
Così anche il nostro comunicare diventa un servizio, un focus su una fragilità che darà attenzione a un bisogno, attivando il circolo virtuoso della solidarietà. E il nostro far sapere diventa un fare per gli altri, un altro modo di “prendersi cura” e di declinare il nostro “we serve”.