Sostenibilità ambientale: il ruolo della ricerca scientifica di frontiera per il risanamento ambientale

Sostenibilità ambientale: il ruolo della ricerca scientifica di frontiera per il risanamento ambientale

16 Dicembre 2020 0 Di Lionsadmin

  “Sostenibilità ambientale: il ruolo della ricerca scientifica di frontiera per il risanamento ambientale” è il titolo della seconda conversazione attorno al tema di studio nazionale “Tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile/acqua virtuale necessità reale” che si è aperta con il saluto del Governatore Terenzio Zanini ed è stata moderata da Giudeppina Pellizzari, Lions Club Abano Terme Euganee.

La sostenibilità è lungimiranza e responsabilità di elaborare un pensiero nuovo, basato su evidenze scientifiche. E’ impegno e responsabilità della ricerca scientifica esplorare e perseguire nuove vie, validate dalla sperimentazione rigorosa e approfondita alla scala del laboratorio e trasferite poi su larga scala. Ne hanno discusso il Prof. Carlo Duso – Entomologo agrario, Università di Padova, il Dott. Marco Munari – Biologo marino, Stazione zoologica Anton Dohrn, Ischia e il Dott. Simone Molinari – Mineralogista ambientale, Università di Padova illustrando i risultati delle loro ricerche, differenti per ambito di competenza e metodologie, ma guidate da un unico filo conduttore: proporre, per il risanamento ambientale, metodi che sappiano coniugare sostenibilità ambientale ed economica.

La protezione delle piante dagli insetti: tendenze, innovazioni e riscoperte è stato il tema della conversazione del Prof Duso, che ha sottolineato come 
l’aggressività degli insetti, in particolare delle specie dannose alle piante coltivate, è influenzata da fattori
ambientali, socio-economici, culturali. La lotta chimica, basata sull’uso degli insetticidi di sintesi, è in crisi a causa di problemi di tipo tossicologico ed ambientale. Le alternative possibili vanno esplorate e poste in atto con intelligenza
e lungimiranza. In questo contesto si assiste ad una riscoperta del controllo biologico, come metodo innovativo ed efficace. Tra le cause della accelerazione dello sviluppo degli insetti e della comparsa di specie alloctone- ha sottolineato il Prof Duso- ci sono i cambiamenti climatici, che non di meno mostrano degli effetti sugli ecosistemi marini, come ha illustrato il dott Munari nella sua relazione dal titolo: “Quando una conchiglia non basta a proteggerti: effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini”.
sottolineando come i crescenti livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono
riconosciuti come la principale causa dei cambiamenti climatici. Tra questi innalzamento della
temperatura e acidificazione dei mari rischiano di mettere in pericolo le specie marine. Particolare attenzione deve essere rivolta allo studio dell’adattamento delle specie ai cambiamenti dell’ambiente marino per saper predire i rischi per la biodiversità e porre in essere nuove strategie di gestione dell’ambiente marino. La conversazione del dott. Simone Molinari, – Mineralogia e Nanotecnologie: nuove prospettive per la gestione sostenibile di siti industriali contaminati- sia pur in un contesto e con una prospettiva completamente differenti dalle precedenti ha sottolineato come la ricerca scientifica di frontiera per la  bonifica sostenibile di siti industriali rappresenti una sfida. La contaminazione di suoli e acque da metalli pesanti, dovuta principalmente ad attività antropiche, sono fonti di rischio ecologico e per la salute pubblica. I metodi di gestione convenzionali sono affetti da molteplici problematiche: alti costi, produzione di rifiuti secondari e impossibilità di riciclo. E’ necessario quindi esplorare tecnologie alternative a basso costo e sostenibili al fine di ottenere anche un recupero del metallo inquinante. In questo campo, i nanomateriali e in particolare nanoparticelle di ossido di ferro (maghemite), caratterizzate da eccezionali proprietà di superficie e magnetiche che consentono l’adsorbimento degli inquinanti e il successivo recupero, stanno emergendo come una delle più promettenti tecniche per la bonifica di suoli e acque, a supporto della crescente richiesta di bonifiche “green” e sostenibili.

Ne è seguita una interessante discussione con numerosi e pertinenti interventi da parte dei presenti.

Gabriella Salviulo