Saluto ad un Amico scomparso: Giampaolo OMETTO

Saluto ad un Amico scomparso: Giampaolo OMETTO

22 Maggio 2017 0 Di Padoan Paolo

Il 10 Maggio presso il Santuario dell’Arcella in Padova i Lions hanno reso l’estremo saluto a Giampaolo Ometto, Socio del L.C. Abano Terme Euganee ed Officer Distrettuale da tutti conosciuto ed apprezzato per le sue spiccate doti lionistiche, professionali ed umane. Con l’intento di onorare con stima, amicizia ed affetto la memoria dell’Amico scomparso pubblichiamo il testo del ricordo pronunciato in Chiesa da Livio Riccitiello.

E’ questo un giorno di dolore, ed io, con l’animo colmo di tristezza, piango con Voi che gli foste vicini, l’Amico scomparso. Piango l’Uomo sereno, leale, aperto al colloquio e all’amicizia, pronto al sorriso ed alla tolleranza, fermo nei principi, lavoratore indefesso, imprenditore di successo, intransigente nella sua correttezza e nella sua onestà intellettuale, un Amico la cui mancanza sentiremo nel profondo perchè senza di lui i nostri dintorni si sono impoveriti, un Marito, un Padre ed un Nonno che in Marisa, in Giuliana, Sandra, Luigi, Carlo, Nicola, nei generi e nelle nuore, nei nipoti che ha amato come nonno dolcissimo, aveva la sua ragione di vita.
E’ stato un Lion convinto e coerente; ha vissuto come protagonista il lionismo, nell’ambito del Club e nel Distretto, impersonandone il Codice Etico.
Credeva che essere Lion non fosse un fatto episodico, ma comportasse uno stile di vita ed una coerenza profonda nei comportamenti quotidiani, consapevole che, per il Lion, la morale della solidarietà è categoria dello spirito, così che ciascuno di noi deve contribuire al bene comune, contrae un debito sociale di giustizia, deve far sì che vantaggi e pesi siano equamente distribuiti. Ed ora tutti – soci del Club e del Distretto – del quale, su delega del Governatore oggi presente – aggiungo la voce dolente – sono consapevoli della perdita che li ha colpiti.
Lo conobbi quando entrò nel Club Abano – T. Euganee nel 1970 e ben presto diventammo Amici, come si deve esserlo da adulti, non un semplice sentimento affettivo, ma un insieme di fiducia, stima, considerazione, che porta alla sintonia degli animi ed alla condivisione delle prospettive di vita. Diventati Amici, condividemmo qualche anno dopo un impegno comune per il Distretto che ci portò, Marisa e Giampaolo, Maria Teresa ed io, Giampaolo Cerimoniere ed io Governatore, a percorrere nei pochi mesi di un anno sociale, per adempiere con gioia un dovere che non sentivamo oneroso, oltre 10.000 chilometri lungo le strade del Triveneto, da Merano a Contarina, da Trieste alle Valli Giudicarie, in un carosello tra i vari Club dell’allora Distretto 108 TA.
Fu un’esperienza che rinsaldò i nostri vincoli amicali che tuttora persistono, ben oltre il Lion, nella vita di ogni giorno ed in ogni evento familiare.
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Questo Giampaolo vorrei fosse presente nel nostro ricordo e nel nostro cuore. E in questo giorno dell’addio, di fronte a Marisa che con lui ha condiviso ogni istante di vita, ai figli, alle figlie, ai nipoti, ai parenti, ai consoci del Club, a coloro che lo hanno conosciuto nella sua quotidianità e che, conoscendolo, gli hanno voluto bene, riandare al suo aspetto più intimo, quello che è stato il suo modo di vivere, il suo dono alla vita degli altri: pronto all’ascolto, capace di comprensione, disponibile alla condivisione, in un rapporto in cui sapeva essere presente per dare, senza mai nulla chiedere per sè. E tutto ciò con la delicatezza di un animo nobile.
A Lui diciamo oggi addio con gli occhi colmi di lacrime, con nostalgia e con rimpianto struggenti.
Ciao Giampaolo.
Abbiamo innalzato qui, oggi, la preghiera della fede e della speranza cristiana: per questa fede ed in questa speranza si stempera la nostra angoscia e per esse Tu vivi in ciascuno di noi.

Livio Riccitiello