TREVISO SILE: Prospettive future del QWERT

TREVISO SILE: Prospettive future del QWERT

6 Gennaio 2017 0 Di Padoan Paolo

Di questo sostanzialmente si è parlato nel corso di un incontro tenuto dal Lions Club Treviso Sile con il Direttore Generale dell’Azienda ULSS n.9, dottor Francesco Benazzi.
Incontro che segna un momento di sintesi tra quanto è stato fatto in materia, i risultati raggiunti e quelli da conseguire nel medio e nel lungo termine.
Prima di addentrarci nella relazione sull’incontro, vale la pena, per i frettolosi, gli indaffarati e distratti, ricordare che il QWERT è un social network pensato, progettato e voluto dal Lions Club Treviso Sile per far giungere ai ragazzi in età preadolescenziale, attraverso il mezzo da loro più comunemente usato e con il sistema a loro più congeniale, messaggi positivi tesi alla valorizzazione degli aspetti positivi della vita come: il benessere fisico, il rispetto per il prossimo,l’amore nei riguardi del proprio territorio,lo spirito critico, l’autonomia di pensiero.
QWERT, infatti oltre ad essere le prime cinque lettere della tastiera di un computer,è una parola assimilabile alla veneta “cuerta” , una protezione, cioè, psicologica e mentale da opporre a sollecitazioni, più o meno ambigue, provenienti da altre fonti telematiche.
Questa la cornice in cui si colloca l’incontro , all’esordio del quale i soci Ciano Donadon e Afro Groppo,lungimiranti ideatori del service , ne hanno esposto la genesi: il primo: spiegandone le motivazioni di fondo e tratteggiandone lo sviluppo burocratico –normativo seguito,con particolare riferimento, ai contatti tenuti con i partner istituzionali: Azienda ULLSS n.9 e Comune di Treviso , con quelli i privati: Azienda H Farm; il secondo: ricordando il bacino di utenza attivato, i contatti tessuti con i dirigenti scolastici, i docenti , le famiglie ed i destinatari del service : i ragazzi. In poche parole Donadon si è occupato della produzione, Groppo della utilizzazione.
Conclusa questa doverosa premessa si entra nel vivo del service con la relazione del dottor Francesco Marini, responsabile della comunicazione dell’area socio-sanitaria della ULSS n.9. Questi parte dalla constatazione che nella fascia di età dagli 11 ai 13 anni, quella di nostro attuale interesse , solo il 18% non ha alcuna confidenza con mezzi informatici, percentuale che si riduce al 6,5% nell’età compresa tra i 14 ed 18 anni, quella che i nostri attuali utenti avranno nel futuro prossimo . Per aiutare i preadolescenti di oggi ad una crescita equilibrata verso una adolescenza e, poi, una gioventù sana di domani è necessario sposare la tecnologia con la protezione, mediante una piattaforma di social network nella quale operatori socio- educativi e sanitari possano stimolare, con attività specifiche, i ragazzi verso obiettivi finalizzati alla promozione del benessere e nel contempo favorire la loro interazione virtuale e reale secondo stili di vita orientati alla salute. Tutto su una rete di supporto relazionale ed educativo teso a promuovere l’auto efficacia, nel riconoscimento e nel rispetto delle regole. Figura essenziale del sistema è il “qwerty”, un facilitatore del social network con il quale i ragazzi (qwerter) stabiliscono un rapporto di fiducia. Il qwerty non giudica, ma ascolta, con domande offre nuovi punti di vista e promuove la sperimentazione di abilità di vita. Attraverso questa tecnica del dialogo on line vengono anche intercettate situazioni di disagio. L’attività del QWERT, tuttavia, si esplica su due piani quello virtuale, on line, di cui si è detto e quello diretto, off line. Quest’ultimo si traduce in occasioni d’incontro come: la visione, insieme, di film e la successiva discussione sulle tematiche in esso trattate, l’esperienza “sul palco” che si concreta in performance pubbliche, la caccia al tesoro con il coinvolgimento materiale anche dei Lions e di Associazioni di Volontariato.
Il risultato di questi sei anni di attività si sostanzia in una progressiva espansione e crescita del service, con : 4100 ragazzi iscritti al sistema, 17 scuole coinvolte e 3 in procinto di entrare, tutti i distretti socio sanitari interessati, 11 eventi pubblici organizzati.
Un risultato lusinghiero sul quale non ci si deve adagiare. Per progredire ulteriormente il QWERT deve essere: flessibile per adeguarsi alle varie situazioni socio-culturali del territorio; in grado di coinvolgere le Istituzioni, gli sponsor,gli operatori, gli insegnanti, le famiglie e gli stessi ragazzi nella gestione del cambiamento che il sistema stesso comporta; efficace per acquisire, anche attraverso incontri specifici,la comprensione e la consapevolezza dei genitori nei riguardi dei social media; sostenibile in relazione alle risorse umane di cui si dispone.
Nel futuro il QWERT prevede: sul piano della formazione ,una convenzione con la facoltà di Sociologia,Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova per lo studio delle tematiche correlate al progetto e l’elaborazione di tesi di laurea; sul piano dell’evoluzione tecnologica: la realizzazione di una applicazione per smarthfone , mediante la quale i ragazzi avranno la possibilità di georeferenziarsi, di mappare gli altri qwerter dell’area d’interesse ed interagire con gli stessi, di svolgere azioni sul territorio con l’impiego delle applicazioni e soprattutto di sviluppare le loro abilità con un uso consapevole del web.
La relazione del dottor Marini è seguita dall’intervento del Direttore Generale della ULSS , dottor Benazzi, che pone in evidenza “gli effetti collaterali “del QWERT identificabili nell’emersione di situazioni di disagio, alle quali si è potuto tempestivamente porre rimedio e nella realizzazione di una rete con le scuole e famiglie in grado di aumentare i margini di sicurezza per la salute fisica e psicologica dei ragazzi.
All’ipotesi di esportare il service in territori, ricadenti in aree di competenza di altre ULSS che presto entreranno con quella di Treviso a far parte di un’Azienda ULSS di maggiori dimensioni, Benazzi risponde che si potrà pensare a tale realizzazione in un futuro di medio , lungo termine,stante l’esigenza di disporre, e quindi preparare, operatori su una tematica particolare come quella in esame.
Questa prospettiva, comunque, non scoraggia i soci del Lions Club Treviso Sile, abituati a sviluppare attività di servizio pluriennali.
Due le considerazioni a base di questo obiettivo: sei anni orsono, neanche le più rosee previsioni autorizzavano ad ipotizzare traguardi raggiunti dal QWERT in questo lasso di tempo; tutti gli episodi, purtroppo frequenti, di bullismo, verificatisi negli ultimi tempi a Treviso e provincia non hanno mai interessato adolescenti , precedentemente frequentatori del nostro social network!

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