DISTRETTO 108TA3: ASSEMBLEA INTERMEDIA, all’ Istituto Salesiano Astori di Mogliano, 21 novembre

DISTRETTO 108TA3: ASSEMBLEA INTERMEDIA, all’ Istituto Salesiano Astori di Mogliano, 21 novembre

30 Novembre 2015 0 Di Padoan Paolo

  1. Indirizzo di saluto del Sindaco di Mogliano, Carola Arena, secondo la quale i Lions sono portatori di principi di solidarietà nei confronti dei più deboli, che, nell’attuale realtà socio-economica, vanno tenuti presenti. La sua esperienza collaborativa con il locale Club Lions è senz’altro positiva, perché basata sulla condivisione di progetti tesi a dare risposte alle esigenze più pressanti della Comunità.
  2. Intervento del Governatore che, per il momento, non entra nel merito del tema sul tappeto al quale darà risposta esaustiva il professor Cacciavillani esperto di Diritto Amministrativo e cultore della storia della Serenissima, ma indica come riferimenti di ogni attività lionistica la Mission e la Vision. I concetti in esse espressi costituiscono un pressante invito ad essere nella Società, intesa sia come realtà locale e sia come più ampio orizzonte del Lions International. In particolare il significato della iniziativa intrapresa dall’Assemblea Intermedia è di dare corpo e sostanza agli scopi del Lionismo di “promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza “e di “prendere attivo interesse al bene civico, culturale, e morale della comunità”. In tale ottica i Club Lions devono orientare la propria attività di servizio verso le esigenze pubbliche, ponendosi in una posizione non alternativa rispetto le Pubbliche Amministrazioni, ma di collaborativa e solidale sussidiarietà.
  3. Intervento del professor Ivone Cacciavillani sul tema “I Lions nel territorio con le Istituzioni”. Tema non semplice, a giudizio del relatore, che vede nel Volontariato e nelle Istituzioni due realtà che “si complementarizzano”. La difficoltà risiede nella situazione giuridica dei Comuni in continua evoluzione. Oggi è difficile rispondere alla domanda cosa è oggi un comune, perché sta cambiando la struttura degli enti territoriali Prima della riforma del 2001 il Comune era una frazione dello Stato, dopo si configura come una compagine della Repubblica, un elemento costitutivo della stessa con tutte le conseguenti funzioni. Una entità che presta servizi alla cittadinanza ai livelli minimi, lasciando allo Stato l’intervento su quegli aspetti ai quali non è in grado di fare fronte. Tale situazione è aggravata dalla soppressione delle Provincie, le attribuzioni delle quali (strade, istruzione professionale ecc.) non si sa da chi debbano essere svolte! Ciò si evidenzia anche nei servizi essenziali ad esempio l’ambiente, che viaggia spesso in dissonanza con le realizzazioni urbanistiche; il pendolarismo; l’urbanistica una volta prevalente sulle altre esigenze, ma oggi solo contributo. Per i servizi sociali: la gestione e l’allocazione delle risorse costituisce una decisione del Sindaco che deve operare la scelta tra la convenienza elettorale e la effettiva necessità da soddisfare. In tal caso “entra in ballo” il Volontariato che sensibilizza la pubblica opinione sugli aspetti trascurati dalle Amministrazioni. Dire che tutte le funzioni appartengono ai comuni, a giudizio del relatore, è una “baggianata”, perché specie le frazioni più piccole sono “strangolate” dalle entità territoriali superiori, specie nelle Regioni a Statuto Speciale. In questo contesto i Lions devono entrare nell’ordine di idee di dare voce alle istanze più sentite dalla pubblica opinione, in armonia con il dovere della solidarietà, sancito dall’articolo 2 della Costituzione “principio cardine che consacra l’associazionismo”. E’ necessario “passare dalla protesta alla proposta”, fase nella quale il contributo dei Lions può e deve risultare fondamentale. In ordine al senso di appartenenza e d’identità è necessario puntare sulle scuole, in assenza di un loro ruolo in proposito, rimane solo il “grande fratello”. Oggi i giovani non si parlano più direttamente, ma con il telefonino, in questo modo si instaura uno spaventoso livellamento e assenza d’ identità. Rischia di scomparire il concetto di comunità e di persona: “unus homo, nullius homo” diceva Cicerone. Anche in questo caso è necessario il contributo dei Lions per formulare proposte e far fermentare idee. Una legge del 1957 riconosce l’identità dei Comuni e la valorizzazione delle identità locali. Su questo terreno può operare proficuamente l’associazionismo di base. Associando il diritto amministrativo alla storia della Serenissima, il professore Cacciavillani ha concluso il suo intervento evidenziando che il primo stato federale al mondo è stata la Repubblica Veneta, nel cui ambito ciascuna provincia, chiamata “Vicariato”, a sua volta articolato in città dette “Ville”, aveva la sua autonomia gestionale, giudiziaria e tributaria, assumendosi solo l’onere della difesa e dell’indirizzo politico.

2015-11-28 Assemblea Intermedia