PADOVA CORNARO PISCOPIA e ABANO TERME EUGANEE: 70° anniversario dell’ingresso ad Auschwitz

PADOVA CORNARO PISCOPIA e ABANO TERME EUGANEE: 70° anniversario dell’ingresso ad Auschwitz

1 Febbraio 2015 0 Di Padoan Paolo

Andarono in 47, tornarono in tre e il posto delle capre non c’era più

Nella villa Venier a Vò Vecchio vennero internati ebrei padovani, triestini, sloveni, dal 3 dicembre 1943 a metà luglio 1944 poi : partirono con niente, portando solo quello che avevano addosso.. Le donne furono rinchiuse nel carcere dei Paolotti, gli uomini a Piazza Castello, a Padova, poi spediti a Trieste alla Risiera di San Sabba e infine in treno ad Auschwitz dove arrivarono nella notte del 3 agosto; da lì uscirono vive solo tre donne. Francesco Selmin lo ricorda in Nessun giusto per Eva. Eva Ducci condivise il destino degli ebrei chiusi per sei mesi nella villa e nel campo di concentramento. Tra le varie vicende messe in luce dello scrittore spicca la storia di Sara Gesses, figlia di un ebreo di Odessa, negoziante noto di Padova, che riuscì a non salire sul camion su cui erano trasferiti i reclusi a Padova, e fu affidata a una suora che poi, spaventata, e confidando nella sua bellezza, la consegnò alle autorità. Un secondo tentativo di fuga dal pullmann per San Sabba fu sventato e i sei anni della bimba sbarcarono sulla rampa di Birkenau dove, subito selezionata, fu mandata alla camera a gas. Sara Parenzo in modo asciutto ricorda la sua saga familiare ne Il posto delle capre con un’appassionata e matura ricostruzione di una piccola storia nella Storia. Ciò dà a chi legge queste testimonianze locali la coscienza della precarietà dell’esistere e la domanda se attraverso la memoria è possibile comprendere meglio nel presente, gli eventi, le relazioni umane, le tragedie che come un fil rouge hanno attraversato nel tempo molti altri popoli, armeni, curdi, istriani e dalmati, ruandesi, cileni nell’intento di soffocarne la voce.

L’interclub Padova Cornaro Piscopia e Abano Terme Euganee nella settimana del settantesimo anniversario dell’ingresso ad Auschwitz ha permesso di affrontare il tema e di riflettere sui modi per proseguire e ricordare nell’oggi e nel domani .

Daniela Bobisut Sigovini

Andarono in 47 A