Aldo Tognana “Gli ideali non si disertano mai”

Aldo Tognana “Gli ideali non si disertano mai”

15 Gennaio 2015 0 Di Nicoli Dario

La foto che lo rappresenta nel suo sito Facebook è un micione pacioso, ma se si guarda più indietro nel tempo, Aldo Tognana si fa rappresentare nel web da un gatto infuriato che sfodera degli artigli terribili.

Sono forse i due aspetti di una stessa persona. Il primo è l’imprenditore di successo che dedica il suo impegno allo sviluppo delle sue aziende e al bene della società; il secondo l’uomo intelligente e reattivo, che sa difendere le proprie idee e combatte fino in fondo le sue battaglie. Comprese quelle che lo videro protagonista attivo durante la Seconda Guerra Mondiale come soldato e come partigiano.
Nel dopoguerra, l’ingegner Aldo Tognana ha accompagnato la ricostruzione e lo sviluppo della Marca trevigiana, impegnandosi anche come leader politico nell’amministrazione della sua città. Ha inoltre sempre sostenuto, anche attraverso la sua partecipazione diretta, le società sportive locali e quelle ciclistiche in particolare.
Nel 1946 diede vita all’attuale azienda ceramica che ora viene gestita da un nipote e da una famiglia di storici dipendenti. Nel 1975 fu nominato presidente degli industriali di Treviso.
Nella prefazione al libro di Prando Prandi “Sua eccellenza una città e la sua gente” (Compiano ed. Treviso), Edoardo Pittalis sottolinea che nessuno meglio di questo “ragazzo di novant’anni” rappresenta la trevigianità. E ricorda, come paradigma, una sua affermazione: “Nessuno invecchia solo per il fatto di aver vissuto a lungo, ma perché ha disertato gli ideali”.
Ad Aldo Tognana, che siamo onorati e orgogliosi di registrare nel nostro archivio come decano dei lions del Distretto 108Ta3 fondatore del Lions Club Treviso Host e ai suoi ideali, dedichiamo la prima intervista della nostra galleria di “Ritratti”.
Dario C. Nicoli

DI SEGUITO, L’INTERVISTA ALL’ING. ALDO TOGNANA, SOCIO FONDATORE DEL TREVISO HOST, REALIZZATA DA PIETRO PAOLO MONTE

D. QUANDO, CON CHI E COME NACQUE L’IDEA DI FONDARE, 60 ANNI FA, UN CLUB LIONS A TREVISO?
R. Si era da poco costituito il club di Treviso del Rotary. Il rag. Bacilieri mi chiamò perché aveva avuto incarico da Roma di fondare un club Lions a Treviso. Io ero sollecitato dal Rotary a far parte del loro club ma preferii optare per fondare il 6 maggio 1955 il club Lions con circa 25 altri amici di Treviso.
La fondazione avvenne nell’albergo Baglioni, ora non più esistente, in pieno centro città. Io optai per i Lions anche perché il Rotary si riuniva ogni settimana mentre noi decidemmo di riunirci ogni 15 giorni. Inoltre il Rotary si riuniva ogni martedì, giorno di mercato, a mezzogiorno, orario che a noi non andava assolutamente bene.

D. CON QUANTI SOCI AVETE INIZIATO E QUALE E’ STATO IL CLUB SPONSOR?
R. Abbiamo iniziato con circa 25 amici e sponsor fu Milano Host .

D. QUALE ERA LA TUA ATTIVITA’ IN QUEL TEMPO ?
R. avevo fondato la Ceramica Tognana srl di cui ero amministratore unico. Prima fabbrica in Italia del Nord per la produzione di ceramica e prodotti per la cucina. La fabbrica era stata costruita a fianco delle Fonderie Tognana che era l’attività storica della famiglia.

D. QUALE FU IL PRIMO SERVICE ATTUATO DAL CLUB?
R. Ne abbiamo fatto talmente tanti che è difficile ricordarne uno in particolare. Ricordo che l’attività del club era impostata in modo tale che tutti i soci – tutti cittadini impegnati nell’attività produttiva e sociale – si incontravano spesso con le autorità pubbliche per lo scambio delle esperienze. Lo scambio era continuo e costante. Io avevo già svolto attività di consigliere comunale. Ero stato il consigliere più giovane dell’allora amministrazione comunale.

D. QUALE ERA IL CLIMA CHE SI VIVEVA NEL CLUB ?
R. Un clima di grande amicizia. Nel ’59 andammo al congresso internazionale di New York in sei soci – senza mogli – in rappresentanza del club. Un viaggio lungo e faticoso con una puntata a Chicago per la visita alla sede centrale. Curiosità: non abbiamo sfilato perché bisognava indossare una maglia sulle cui spalle era ricamato il nome del socio e noi ci vergognavamo.

D. QUALE ERA LA SITUAZIONE SOCIALE ED ECONOMICA DI TREVISO?
R .Era la situazione del dopoguerra. Attività fervente sia in campo economico e sociale.
Il nostro club ha partecipato al piano di ricostruzione della città. Noi abbiamo messo a disposizione le nostre professionalità.

D. COME ACCOLSE LA CITTA’ LA NOTIZIA DELLA COSTITUZIONE DEL CLUB LIONS?
R. Ben favorevolmente perché il club era formato da persone molto note e ben inserite nell’attività produttive e sociali della città.

D. CHI E’ STATO IL PRIMO PRESIDENTE E COME SONO STATI INDIVIDUATI I SOCI SUBITO DOPO LA COSTITUZIONE DEL CLUB?
R. Il primo presidente fu il rag. Corborante che fu l’unico Governatore espresso dal club. La scelta dei soci era sempre molto delicata perché la regola era che non si poteva essere più di tre soci della stessa categoria economica. La commissione soci esaminava con molta attenzione le richieste di entrare a far parte del club. Se eri conosciuto in città e ti eri distinto in qualche attività o iniziativa questo costituiva fattore favorevole all’accoglimento della richiesta di adesione.

D. QUALE E’ IL SERVICE CHE PIU’ TI HA SODDISFATTO NEL CORSO DEI TUOI 60 ANNI?
R Il progetto attuale Martina mi richiama alla mente le sofferenze umane e secondo me è il service che mi ha soddisfatto negli ultimi anni.

D. COSA AVRESTI VOLUTO CHE SI REALIZZASSE ED INVECE NON E’ STATO POSSIBILE FARE?
R. Il desiderio era quello che qualche socio del club avesse potuto far parte dell’Amministrazione Comunale per fare anello di congiungimento con le attività specifiche dei Lions. Non si è mai avverato.

D. A QUALE CLUB AVETE FATTO DA SPONSOR NEGLI ANNI IMMEDIATI?
R. Abbiamo sponsorizzato Mogliano Veneto.

D. QUALE E’ IL RICORDO PIU’ PIACEVOLE DELLA TUA LUNGA MILITANZA NEL CLUB?
R. La partecipazione al Congresso di New York che è stata un esperienza stupenda e straordinaria soprattutto per il momento storico.

D. QUALE E’ INVECE IL RICORDO PIU’ TRISTE ?
R. La morte di alcuni soci.

D. COME E’ CAMBIATO IL MONDO LIONS IN 60 ANNI ?
R. E’ cambiato nella scelta delle persone. Negli anni passati una persona impegnata voleva diventare Lions per farsi conoscere in un club di élite .Oggi non c’è più questo interesse ed è scesa la qualità nelle scelte.

D. COSA TI SENTI DI SUGGERIRE AI SOCI ATTUALI PER AUMENTARE IL NUMERO DELLE ADESIONI?
R. Intanto le riunioni bisogna farle di lunedì perché all’inizio della settimana c’è il tempo per organizzare l’attività dell’intera settimana e chi lavora trova il tempo per farlo. Così si è fatto per diversi decenni. Le riunioni fatte nel giovedì o venerdì non consentono una partecipazione più positiva in quanto le attività professionali impegnano soprattutto chi lavora fuori sede.
Una scelta più oculata dei nuovi soci e cercare di avere una rappresentanza più diversificata delle varie categorie economiche.

D. COSA TI SENTI DI SUGGERIRE AI GIOVANI PER ESSERE BRAVI CITTADINI E POI BUONI LIONS?
R. Distinguersi soprattutto per essere giovani di buona volontà e lavoratori e non “figli di papà”.

D. I LIONS COMPIRANNO 100 ANNI NEL 2017 .COSA TI PIACEREBBE VEDERE
REALIZZATO DA LORO?
R. Ritrovare l’amicizia e l’impegno reale per lavorare a favore della comunità.

D. QUALE AUGURIO POSSIAMO FARE DA LIONS A LIONS?
R. Di restare insieme e di creare attività possibilmente nuove che abbiano un riscontro nella società.

Testimonianza raccolta da Pietro Paolo Monte il 13 gennaio 2015