Nordio, corruzione piaga italiana

Nordio, corruzione piaga italiana

21 Novembre 2014 0 Di Nicoli Dario

Venerdì 14 novembre, presso il teatro R. Pascutto, il Lions Club Santo Stino di Livenza – Liquentia ha organizzato una serata di incontro sul tema “Economia, etica e corruzione”.

Alla presenza di autorità civili e militari, rappresentanti di associazioni di categoria e di volontariato del territorio, soci e cittadini, si svolta la serata con la conduzione del moderatore dott. Basso, direttore di Antenna 3 Nordest. Relatori di eccezione il dott. Carlo Nordio, Procuratore aggiunto del Tribunale di Venezia ed il dott. Matteo Zoppas, Presidente di Confindustria Venezia.
Dopo il saluto di benvenuto della Presidente del club, la parola è passata al sindaco di San Stino di Livenza, il quale ha ringraziato il locale Lions Club per la disponibilità e l’apertura che sempre ha dimostrato nei confronti delle esigenze della collettività, auspicando una proficua collaborazione futura.
Il dott. Nordio, dopo un breve excursus storico, ha evidenziato come la corruzione esista anche all’estero, ma si realizza su opere pubbliche utili, realizzate a prezzo ragionevole. In Italia invece, si creano opere fittizie, anche non necessarie, pur di calamitare risorse finanziarie e dare lavoro ad imprese contigue alla politica.
Nel nostro paese molti non rispettano le regole, pensando di essere più furbi degli altri. Ma se tutti pensano ciò e si comportano in tale modo, allora tutti vivono peggio. “Si deve partire – ha detto il magistrato- dal rispetto delle regole, anche dalle più elementari del vivere civile. E se c’è una sanzione, va eseguita. Se la mamma minaccia il bambino perché ruba la marmellata, una volta colto sul fatto, lo deve punire, altrimenti la prossima volta oserà di più. Ma per quanto possa sembrare strano, le pene non devono essere aumentate, semmai diminuite e con la certezza che vengano scontate”.
Il dott. Zoppas ha ribadito che in Italia esiste troppa burocrazia che è una delle cause della corruzione oltre che un ostacolo per la crescita dell’economia. Le leggi italiane sono troppe, farraginose, che si contraddicono l’una con l’altra e quando le competenze sono incerte e diffuse, le possibilità di corruzione sono più numerose.