Tre mostre al MART di Rovereto da non perdere

Tre mostre al MART di Rovereto da non perdere

29 Ottobre 2013 0 Di Lalli Domenico

www.mart.trento.it – info 800397760


Antonello da Messina 5 ottobre 2013 / 12 gennaio 2014

Il Mart, la Regione Siciliana e l’editrice Electa presentano la mostra, a cura di F. Bologna e F. De Melis, ricca di prestiti internazionali, di inedita ampiezza cronologica, mostra che indaga con sguardo originale la figura e l’opera del pittore, gli intrecci storico-artistici e le controversie ancora irrisolte viste come punti di forza per approfondire nuovi percorsi critici. È una splendida rilettura del maestro, immerso nel suo tempo e dei rapporti con i contemporanei, dalla sua formazione avve nuta nella Napoli di Alfonso d’Aragona, tra esperienze provenzali-borgognone e fiamminghe, all’acquisizione progressiva di una dimensione mediterranea e europea, fino all’esito veneziano, indice di una nuova civiltà figurativa. Vengono evidenziate similitudini e differenze, analizzata l’intelligenza poetica dell’artista che ha colto le sfumature psicologiche e le caratteristiche più intime dell’esistenza. Alcune opere non presenti nella recente mostra del pittore, appaiono nello splendore del restauro come il magnifico Ritratto d’uomo del Philadelphia Museum of Art, il Salvator Mundi della National di Londra, la Madonna Bensondella National  di Washington. La scena storica e geografica viene ben indagata e così l’eccezionale personalità di Antonello interpreta l’incontro-scontro tra le civiltà fiamminga e italiana. La mostra fa il punto anche sul suo rapporto con la Milano sforzesca, sulla linea delle ricerche spazio prospettiche del giovane Bramante, come dimostra il Cristo alla colonna e il disegno Gruppo di donne su una piazza, con alti casamenti entrambe del Louvre.

 

L’altro ritratto 5 ottobre 2013 / 12 gennaio 2014

L’altro si ritira nell’abisso del suo ritratto – ed è in me che risuona l’eco di questo ritiro. L’Annunciata di Antonello guardava il mistero divino, il ritratto di oggi guarda verso il suo misterioso ritiro cosi il filosofo J.L.Nancy illustra la mostra: indagine culturale sul ritratto, considerato a partire dagli ultimi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni, rappresentazione del sé e dell’altro, sulla filosofia del soggetto. Lo sguardo è elemento essenziale del ritratto, attraverso il quale il protagonista è il fruitore contemporaneo. 45 opere, scelte come esemplari, delineano le sparizioni del ritratto in sen- so tradizionale, le sue trasformazioni, svariate tecniche artistiche, dalla pittura al video, intrecciando diverse generazioni. Il fil rouge dell’iter espositivo è il quid che i ritratti svelano: misteri sempre rinnovati, divini, ferini, segreti, inquietanti, caotici, angosciosi. Sono l’altro da e in se nascosto e impenetrabile nel ritratto. Molti gli autori presenti, da Acconci a Bacon a Chuck Close, Greta Frau e alla Dumas a Freud, Oscar Muñoz, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Gerhard Richter, Thomas Ruff,  Fiona Tan, Antoni Tàpies,  Andy Warhol in una esaustiva carrellata dell’arte odierna che fa riflettere e coinvolge lo spettatore.

 

La magnifica ossessione 26 ottobre 2012 / 2 febbraio 2014

Un Km. di cammino, 275 artisti, circa 3000 opere illustrano i primi dieci anni di vita del Mart attraverso una mostra che riflette sulla collezione ricomposta dell’istituzione e ci fornisce un modo nuovo di osservarla in una condivisione magnifica ed ossessiva, permettendo di esplorare il patrimonio del Museo nella sua integrità ed eterogeneità, con una visione libera. Le opere sono accostate con criterio cronologico che rievoca lo spirito dei salons ottocenteschi,  procedendo per forti slittamenti tematici, senza gerarchie visive, mischiando le collezioni ed esaltando le differenze tra categorie, secondo una sensibilità vicina al collezionismo privato e alle condizioni visive della realtà, coinvolgendo il pubblico per quantità, qualità e originalità.

 

Daniela Bobisut.