“Buoni e cattivi”, sedici racconti di Marco Bottoni

“Buoni e cattivi”, sedici racconti di Marco Bottoni

29 Ottobre 2013 0 Di Lalli Domenico

Pregi e difetti dell’umanità

Ritmo incalzante, un’ironia al limite del sarcasmo. Un po’ Walter Chiari, un po’ Woody Allen, un po’ Chaplin, laddove Charlot manifesta la sua indole più crudele. In sedici racconti riuniti sotto il titolo “Buoni e cattivi” e pubblicati dalle Edizioni Progetto Cultura di Roma, Marco Bottoni, socio del Lions Club Badia Adige Po, medico  neurologo,  ma scrittore per vocazione, mette in luce gli aspetti più nascosti e sorprendenti dell’animo umano, soprattutto quelli che affondano nel subconscio più remoto  e che si appalesano, quando meno te lo aspetti, con effetti sconvolgenti.  Il volume è stato presentato a Rovigo nella Pescheria Vecchia durante l’inaugurazione della Fiera di Rovigo.

  In cento pagine , che si consumano tutte d’un fiato, Bottoni passa  in rassegna pregi e difetti dell’umanità toccando tutti i registri del sentimento per poi sorprendere con finali imprevedibili  anche il più attento e smaliziato  lettore.  La prefazione è affidata a Rosetta Cuccato Allegri, la maestra  che ha istruito Bottoni per tutto il periodo della scuola elementare e che dimostra di essere la grande musa ispiratrice  di quello che sarebbe diventato un prolifico autore. Prima di “Buoni e cattivi”, infatti, ha scritto diversi  altri libri di racconti e poesie a partire dal 1999, tra i quali  “L’Altro e le altre storie” (2004 – Montedit Milano), “Sullo stesso treno” (2006- Fara Editore), “Vita” (2007), “Prosecco e Prolegomeni – Memorie di un filosofo da bar” (2007), “Luna – Quattro storie di scacchi e di mistero” (2009 – Tindari Edizioni, Messina), “Mi siete mancati” (2009), “Ore” (2011). “Regno: animalia”(2011- Centro Studi Tindari Patti), aggiudicandosi diversi premi. Per il teatro ha scritto “Ciao G” in omaggio a Giorgio Gaber, “Biglietto, prego!” (2008), “Dio lo faccio io!” (2010) e “Con il titolo in coda” (2011).

Con “Buoni e Cattivi”, Marco Bottoni, che è nato e risiede a Castelmassa in provincia di Rovigo, è stato finalista al concorso “Mangiaparole” (Sezione Racconti) il cui intento è dare vita a un movimento culturale aperto e diffuso, che ha come punto di riferimento il Caffè Letterario Mangiaparole di Roma. Il ricavato dei diritti d’autore, sarà devoluto all’Associazione Culturale “Amici di Gianni per il Patì – Onlus”, che sostiene i progetti di alfabetizzazione e recupero sociale dei meninos de rua di Salvador de Bahìa (Brasile), in favore del quale tiene corsi di Educazione Sanitaria, Educazione Alimentare e Educazione all’ascolto della musica.